Sinossi

Clara Zachanassian torna nella sua città natale, Güllen, per chiudere una ferita aperta da 45 anni. In questo tempo, lei è diventata ricca e, curiosamente, la città è caduta nella miseria. Gli abitanti di Güllen la aspettano con entusiasmo, soprattutto Alfred Ill, il suo amore giovanile. Tutti sperano che Clareta li salvi dalla rovina. Ma nessuno dà nulla per nulla...

“Descrivo uomini, non marionette”, dice Dürrenmatt. E in questa versione de La visita della vecchia signora trasformiamo quasi tutti i personaggi in burattini. Può sembrare un’irriverenza verso l’autore, ma in fondo l’irriverenza non è altro che una forma di venerazione.
Venerazione per un’opera fulminante, dove nessuno è esente da responsabilità. Venerazione per un testo in cui vendetta e denaro manipolano la trama fino a trasformarla in una spirale senza uscita. Né chi è manipolato, né chi manipola può sfuggirvi.
Solo due personaggi non sono burattini: Clara Zachanassian —la vecchia signora— e Alfred Ill —il suo vecchio amore— interpretati da Vicky Peña e Xavier Capdet. Sono di carne e ossa, sì, ma i fili della trama li avvolgeranno più di chiunque altro.
Distruggiamo dunque Dürrenmatt, perché ci parla di un mondo distrutto, senza principi, senza umanità, solo apparenze.